Migliore grappa: ecco come orientarsi in fase di scelta

Migliore grappa: ecco come orientarsi in fase di scelta

Avete una particolare passione per la grappa? Proviamo a scoprire una serie di aspetti molto interessanti che riguardano questo distillato, in maniera tale da orientarsi al meglio in fase di scelta. Scegliere una grappa Berta o un’altra tipologia di qualità è molto importante per degustare un distillato pregiato.

La grappa industriale

Le grappe di maggiori qualità si caratterizzano per essere il risultato di un complesso e specifico processo di produzione artigianale, che trova il suo punto di forza nel carattere di discontinuità. Certamente, in qualche caso c’è la possibilità di trovare anche delle grappe industriali che hanno un livello qualitativo sufficiente e, soprattutto, vengono proposte sul mercato ad un prezzo decisamente più basso.

Il distillato che ha carattere industriale si caratterizza per essere il frutto di un processo di produzione a ciclo continuo. Infatti, si passa inevitabilmente da un primo distillatore, che viene definito in gergo tecnico disalcolatore, dove viene inserita la vinaccia e da cui si può ricavare quella che viene chiamata “flemma”, una soluzione che ha un’alta concentrazione di acqua, con dei picchi alcolici che vanno mai oltre il 20%.

La flemma viene poi estratta dopo un passaggio ad elevatissime temperature, con la componente alcolica che può arrivare al massimo a 86 gradi, in base a quanto è previsto dalla normativa in materia. In seguito, ecco avvicinarsi la fase più complessa dell’intero procedimento di distillazione, ovvero la rettificazione: in questo aspetto, si può notare la maggiore abilità di un mastro distillatore esperto rispetto a chi è alle prime armi. L’ultimo passaggio è quelli di effettuare la diluzione con acqua purissima, in maniera tale da ridurre la gradazione e arrivare fino a 40-50 gradi.

Gli alambicchi industriali si caratterizzano per rendere più rapida la lavorazione e consentono di distillare qualcosa come 2000 quintali di vinaccia in un solo giorno. Nei processi che hanno carattere artigianale, è chiaro che le quantità sono notevolmente più basse.

Le tipologie di grappa artigianali

Nella zona settentrionale della penisola italiana, si tratta di un grande classico. Insomma, sono davvero tantissime le persone che provvedono alla realizzazione di una grappa secondo un procedimento casalingo.

In realtà, però, è necessario mettere in evidenza come non sia affatto un’attività legale, dal momento che se si ha intenzione di effettuare la produzione di distillati, è necessario prima di tutto provvedere al pagamento delle tasse, esattamente come se si dovesse avere un’attività commerciale, e poi rispettare quanto previsto dalla legge in merito ai controlli sugli alambicchi detenuti nella propria abitazione. Il rischio, altrimenti, è quello di subire una multa particolarmente salata.

Come si deve degustare una grappa

Uno dei suggerimenti migliori da seguire è senza ombra di dubbio quello di seguire in maniera troppo lineare quanto previsto da un’etichetta piuttosto che da una prassi. Ed è un consiglio che vale sia quando si deve degustare un liquore che un distillato, ma anche con un vino.

In ogni caso, la prima cosa da fare è quella di versare la grappa all’interno di appositi calici che hanno la forma tipicamente di un tulipano. Perché dei bicchieri del genere? La risposta è molto facile, dal momento che presentano una conformazione perfetta per riuscire a trattenere e, al contempo, a diffondere in maniera ottimizzata tutte le sfumature, i sentori e i profumi della grappa.

Secondo quanto concordato dagli esperti, la grappa dovrebbe essere sempre servita a una temperatura che deve essere compresa tra 8 e 10 gradi centigradi per quanto riguarda le grappe più giovani. Il discorso cambia leggermente per le grappe che presentano un medio invecchiamento, visto che in questo caso si dovrebbero servire a una temperatura intorno ai 15 gradi. Infine, per le grappe molto invecchiate, il suggerimento è quello di servirle a circa 18 gradi centigradi.